L鈥檃rcipelago maltese sotto il dominio romano

Abstract

L鈥檌nteresse degli studiosi moderni per l鈥檈poca romana dell鈥檃rcipelago maltese ha conosciuto un particolare incremento a partire dalla seconda met脿 del XX secolo. Infatti, dopo le importanti relazioni (Rizzo, Coleiro) presentate al IV Congresso Internazionale di Studi sulla Sicilia antica (i cui Atti sono stati pubblicati su Kokalos 22-23, 1976-1977), ed i numerosi e fondamentali contributi di Bonanno, dedicati nell鈥檜ltimo trentennio alle villae presenti nel territorio maltese, ma anche ai centri urbani ed alla statuaria di et脿 romana, un posto di rilievo spetta al recente lavoro di Bruno (2004), che 鈥� tenendo nel debito conto i risultati degli scavi effettuati a Tas Sil摹 e a San Pawl Milqi fra il 1963 ed il 1970 dalla Missione Archeologica Italiana diretta da Cagiano de Azevedo e pubblicati negli otto volumi dei Rapporti preliminari 鈥� ha proceduto ad un鈥檃ccurata revisione della considerevole quantit脿 di reperti (ed in particolare delle anfore databili dall鈥檈t脿 tardoellenistica al IX sec. d.C. provenienti dai vecchi ma anche dai nuovi scavi nei due siti gi脿 ricordati) ed ha delineato un quadro dei rapporti commerciali fra i paesi affacciati sul Mediterraneo e la 鈥渃entrale鈥� Malta, sede essa stessa di una produzione locale di contenitori anforici, ritenuti importanti indicatori dell鈥檃pertura commerciale e della produttivit脿 isolana.